Consulente Finanziario Autonomo

Consulente Finanziario Autonomo: chi è, cosa fa e quanto costa?

Ti sei mai chiesto chi sia la figura del consulente finanziario autonomo? 

Quale sia il suo lavoro? Che cosa fa?

O quanto costi averne uno personale?

 

Bene! In questo articolo ti risponderò ad ogni singola domanda, ma prima lascia che mi presenti. 

 

Sono Lorenzo Ghirigato. Dopo aver trascorso diversi anni in una società di formazione finanziaria, ho deciso di diventare consulente finanziario autonomo in modo da poter essere più efficace nell’aiutare i miei clienti.


Uno dei valori fondamentali della mia professione è la trasparenza e proprio per questo motivo tra poco ti spiegherò le caratteristiche di questa figura professionale

 

Andiamo!

Tabella dei Contenuti

Tutto quello che devi sapere sulla professione del consulente finanziario autonomo in un articolo!

Chi è il consulente finanziario autonomo?

Il consulente finanziario autonomo (o indipendente) è quella figura professionale che si occupa di fornire la vera consulenza finanziaria ai propri clienti.

 

A differenza dei promotori finanziari, il consulente finanziario non deve aver alcun conflitto di interesse verso i suoi clienti.

È la legge a stabilirlo.

 

Dietro ai promotori finanziari (che spesso si fingono consulenti, ma non lo sono) c’è sempre un intermediario bancario che fa pressioni commerciali sui promotori affinché questi promuovano e collochino gli strumenti finanziari costruiti dalle case di investimento della banca. 

 

La banca è un’azienda, e come tutte le aziende, il suo obiettivo è chiudere tutti gli anni con un utile, altrimenti la baracca non sta in piedi e il sistema fallisce. 

 

Le banche sono nate con lo scopo di gestire il credito: ovvero di prendere i soldi dei risparmiatori e fornirli ad altri risparmiatori che necessitano di un prestito oppure di fornirlo alle imprese che necessitano di liquidità. 

Questo è il lavoro delle banche. Intermediazione del credito.

 

Solamente nell’ultimo secolo, hanno iniziato a creare in massa prodotti finanziari a fini speculativi.

Le banche hanno capito che se riuscivano a costruire dei prodotti finanziari che facessero in modo di convincere le persone a dargli ancora più soldi, potevano aumentare i loro guadagni. 

Come? 

Ad esempio creando fondi di investimento dai quali percepire una percentuale di una parte dei costi come commissione per aver collocato quel determinato fondo.

 

In pratica:

“Io ti creo il fondo che ti fa guadagnare, tu mi dai i soldi da investire in questo fondo così guadagni; in cambio di questo servizio, ti chiedo un piccolo costo da pagare.”

Così sono nati i costi sui fondi. 

 

Spesso i promotori indorano la pillola dei costi con frasi tipo:

noi abbiamo i migliori analisti che seguono tutti i giorni il mercato, è per questo che c’è un costo da sostenere” oppure
“per trovare le migliori aziende su cui investire occorrono professionisti che hanno un costo…” e altre frasi commerciali di questo tipo.

 

Ecco, il consulente finanziario autonomo è quella figura che si pone tra il risparmiatore e il mondo finanziario in modo da consigliare e seguire il risparmiatore nelle sue scelte finanziarie e fargli evitare di cadere in questi sistemi che hanno molto del commerciale e poco del consulenziale.

 

Vedilo come una persona di fiducia, con competenze mirate, senza conflitti d’interesse, alla quale chiedi consigli su come gestire le tue finanze

Quindi cosa fa il consulente finanziario autonomo?

Molti immaginano che il consulente finanziario sia una figura mitologica che detiene la verità assoluta sui mercati finanziari. Che ti farà guadagnare molti soldi e ti renderà ricco.

 

Beh, non è così. 

 

Non esiste nessuna figura mitologica.

 

Il consulente finanziario autonomo è una persona che ha studiato, ha acquisito competenze specifiche in materia finanziaria ed è in grado, attraverso un metodo, di capire quale decisione sia più coerente con gli obiettivi del cliente da raggiungere. 

 

In parole povere, il consulente finanziario, deve raccogliere informazioni preziose dal cliente e su queste informazioni può ipotizzare alcune scelte strategiche da compiere.

 

Nel pratico, il consulente si confronta con il cliente su diverse tematiche e assieme decidono quali siano le decisioni da prendere. 

 

Una cosa importante da capire è che il consulente finanziario, non è quella persona che in un paio di anni ti fa diventare il miliardario con lo yacht. 

 

Quella lussuosità patinata va bene per le serie tv, non per la realtà.

 

Infatti, il consulente finanziario è quella persona che protegge te e il tuo patrimonio da scelte inopportune che portano solamente a inutili costi tipici degli strumenti finanziari ed evita di farti prendere decisioni avventate che ti si ritorcerebbero contro.

 

Andando ancora a semplificare, posso dirti che il consulente finanziario più che farti guadagnare milioni, evita di farti dilapidare il capitale che hai oggi.

 

E non è cosa da poco!

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Consulente o promotore finanziario?

Ti ho già anticipato alcune chicche tipiche proprio dei promotori finanziari

 

E capisco bene che ci sia della confusione sulle differenze tra queste due professioni… 

 

Ma non ti preoccupare! Sono qui per questo!

 

In internet trovi una marea di professionisti, tutti pronti a dirti come investire i tuoi soldi, come diventare ricco o come raggiungere la famigerata libertà finanziaria

 

Beh, occorre fare chiarezza. 

 

Secondo la legge, gli unici professionisti abilitati a prestare il servizio di consulenza in materia di investimenti sono:

  • il consulente finanziario autonomo (CFA)
  • le società di consulenza finanziaria (SCF)
  • il consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede (ex promotori)
  • le società di gestione del risparmio (SGR)
  • le società di intermediazione mobiliare (SIM)
  • le banche
  • le imprese di investimento

I primi due sono professionisti che per legge devono essere indipendenti.

tutti gli altri sono professionisti che per legge devono avere una mandante (ovvero un intermediario alle spalle che fornisca loro prodotti da collocare)

 

La differenza sostanziale tra il primo gruppo e il secondo sta nel conflitto d’interesse.

 

Mentre i consulenti finanziari autonomi e le società di consulenza finanziaria devono essere indipendenti, tutte le altre tipologie di professionisti non hanno questo vincolo.

 

Ciò significa che i primi devono mettere i tuoi interessi al centro del loro operato, mentre i secondi, possono (quasi devono) focalizzarsi solamente sui bisogni delle mandanti che hanno alle loro spalle.
Non importa se il servizio (o prodotti finanziari) che ti forniscono sono coerenti con i tuoi bisogni, la cosa importante per loro è raggiungere i budget e i target aziendali. 

 

Questo non ha nulla a che fare con la consulenza! Si chiama promozione!

 

Cavolo! Parliamo dei tuoi soldi!

Se vuoi comprare un prodotto affidati pure a promotori, banche, gestori e intermediari; ma se vuoi una consulenza personalizzata sui tuoi obiettivi e sulle tue esigenze, cerca un consulente autonomo che ti ispiri, contattalo, facci un colloquio e valuta se può fare al caso tuo

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Parcella? Quanto costa?

Dopo aver visto la differenza tra consulente finanziario e promotore finanziario (o per essere precisi: consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede); voglio spiegarti la differenza sul lato della parcella perché spesso anche questo aspetto viene usato dai promotori come leva commerciale a proprio vantaggio. 

 

Il consulente finanziario autonomo, non può percepire commissioni dalle case di investimento che creano i prodotti finanziari, e non ha nemmeno una banca alle spalle che può sostenerlo economicamente con uno stipendio…

 

Per cui come fa a guadagnare?

 

Semplice: si fa pagare dal cliente una parcella per le sue prestazioni.

 

Infatti, quando scegli di farti seguire da un consulente finanziario autonomo, lui ti farà leggere e firmare un contratto nella quale si andrà ad inserire anche il trattamento economico. 

Proprio come si fa con un avvocato o un commercialista.

 

Per questo motivo l’aspetto economico è completamente trasparente e senza sorprese. Viene concordato tra le parti e viene definito con un contratto prima che il servizio prenda avvio

 

Dall’altro lato invece non è chiaro quanto paghi il promotore. Perché è vero che non c’è un vero e proprio pagamento come avviene con il consulente autonomo, ma da qualche parte dovrà pur essere pagato no? 

 

Se, ad esempio, il consulente autonomo lo paghi annualmente con un bonifico; il promotore non gli farai un bonifico annuale, però devi sostenere dei costi sugli strumenti che il promotore ti vende…

 

Il promotore riceve dalla casa di investimento gli strumenti finanziari da collocare. Ti contatta per proporti il vantaggioso fondo di turno. Se tu accetti, dovrai sostenere un costo di gestione del fondo e una parte di questo costo viene retrocessa al promotore che ti ha venduto il fondo. 

 

È così che il promotore si guadagna il suo stipendio! 

 

Dalle retrocessioni dei costi sugli strumenti finanziari.

 

Non è forse conflitto d’interesse questo?

 

In casi rari, succede che oltre a pagare i costi degli strumenti, il promotore ti detragga annualmente una percentuale dal capitale che gli lasci in gestione, come parcella per il servizio di consulenza.
Quindi oltre a pagare costi per strumenti inefficienti, potresti pagargli anche una “parcella” per il servizio di “consulenza”.

 

Siamo al limite dell’incredibile vero?
Potresti trovarti a pagare un servizio che nemmeno ricevi. Paghi una consulenza che in realtà è promozione e collocamento!

 

Eppure questi sono solo alcuni semplici esempi di come l’industria finanziaria guadagni dai propri correntisti.

Ed è proprio per questo che ho scelto di diventare consulente finanziario autonomo e ho come obiettivo di aiutare quante più persone io riesca a seguire.

Conclusioni

Quando scelsi di diventare consulente finanziario, in molti mi hanno chiesto perché non volessi andare a lavorare in banca.

Ai loro occhi sembrava l’unica strada percorribile e anche quella che economicamente era più “sicura”…

 

Beh, io non ho mai considerato l’opzione di lavorare per un intermediario.
Non me ne vogliano i promotori e tutti coloro che ruotano attorno al sistema finanziario, ma sono convinto (e il motivo mi sembra palese) che stiamo parlando di due lavori diversi. 

 

Il consulente fa consulenza.

Il promotore fa promozione. 

 

Tralasciamo il fatto che sull’albo entrambi abbiamo la dicitura “consulente”.
Il vero consulente è solamente uno: quello autonomo (o indipendente).

 

Quando parlo con alcuni conoscenti che mi paragonano ai promotori finanziari, provo un senso di dispiacere immenso.
Ma non per me.
Non perché non riconoscono la mia professione.
Ma proprio per loro.
Per loro perché non conoscono questa differenza tra le due professioni… 

A quel punto mi chiedo:

Come gestiranno le loro finanze? 

Chi sarà che gli dà “consigli finanziari”?

Come sarà la loro situazione finanziaria personale?



Mi auguro veramente di averti chiarito le idee su chi sia un consulente finanziario autonomo, quale sia il suo lavoro, delle differenze sostanziali con i promotori finanziari e su come funzioni l’aspetto economico per entrambe le professioni.

 

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Noi ci rileggiamo nel prossimo articolo!

A presto!

Lorenzo

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